venerdì 8 gennaio 2010

Emozioni sull'altalena


Eccoci piccolo Chicco, ci siamo.
I documenti sono pronti. Domani li spediremo tramite corriere.
Lunedì saranno a Torino.
E presto saranno in Vietnam. Verranno a cercarti.
Una parte di noi, la nostra storia sarà con te.
Adesso l’attesa è proprio reale. Non possiamo fare altro che attendere, sperare, pensare, pregare.
Quanto ci vorrà?
Sono due notti che sono inquieta; non riesco a prendere facilmente sonno e comunque non riposo bene. E’ strano perché non avverto fisicamente questa inquietudine, anche se so che c’è.
Sono emozioni sull’altalena; a volte mi sembra di essere tranquilla, a volte avverto forte la speranza, a volte so che devo pazientare. Ma a volte….spesso….spesso sento che ti aspetto da così tanto tempo che sono stanca di aspettare; spesso mi manchi, avverto il bisogno fisico, carnale di abbracciarti. Spesso vorrei stare a guardarti, vederti vivere.
Ultimamente mi capita frequentemente di trovarmi in luoghi, che è anche la nostra casa, vivere situazioni, e scoprirmi a immaginarti in quel momento, a come sarebbe se fossi già con noi.
A volte mi dispiace perdermi i momenti che stai vivendo, le evoluzioni che stai compiendo.
A mezzogiorno mi chiedo se stai mangiando, alle 21 se ti stanno mettendo a nanna.
E Sono gelosa…sono gelosa perché ti stanno nutrendo e ti stanno mettendo a letto, tenendoti tra le braccia, che vorrei fossero le mie.
E sono grata… sono grata perché ti stanno nutrendo e ti stanno mettendo a letto, tenendoti tra le braccia, di modo che non ti manchi il calore umano e il sostentamento.
Non ti vedo, eppure ci sei…
Ho le mani libere, eppure ti cullo…
Guardo il pc, eppure ti sorrido…
Sei dietro l’angolo…aspetto solo di poterlo girare e prenderti.

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